Da un momento complesso voglio raccontarti di come io e Emanuele abbiamo imparato, a gran fatica, a disinnescare.
 
Tutto è partito da una frase di Chloe durante un momento di crisi avuta in una pizzeria.
 
Chloe mentre la portavo fuori della pizzeria piangeva e mi ha detto: “voglio andare a dormire dal papà”
Le ho detto che potevamo chiamarlo se le mancava, ma che avrebbe dormito da me.
 
Questa frase ha iniziato a lavorare dentro me e fomentato la rabbia e la frustrazione che provavo per non essere riuscita in quel momento a gestire la situazione meglio.
imparare a disinnescare

Ultimamente Chloe sta chiedendo di vedere di più suo papà. Io e Ema ne abbiamo già parlato e stiamo cercando di capire come fare.

Ma quella frase detta in quel momento dove ero in balia dello “sclero” mi ha subito fatto pensare: ecco dovrebbe vederla di più!

Così mentre torniamo verso casa, Chloe ormai è serena, ma io no!

Mando un messaggio a Emanuele dicendogli quello che è successo e cosa ha detto.

E sottolineando che mentre aspettiamo di capire come aumentare i suoi giorni, per lo meno, non si può permettere di saltare quelli che ha.

La settimana precedente, per motivi di lavoro è andato a prendere Chloe più tardi perdendo così la giornata con lei.

Arrivate a casa io ho ancora i nervi a fior di pelle, lei ormai è serena e balla spensierata.

Ad un certo punto mi chiede: “ma come mai stasera non vado dal papà?”

Le rispondo: “Perchè sei da me amore in questi giorni”

Per lei va bene così. A me sale il fuoco dentro (è  la rabbia accumulata all’uscita della pizzeria per non essere riuscita a gestirla mentre sclerava in mezzo al ristorante).

Questo mi porta automaticamente a trovare in Emanuele qualcuno con cui sfogarla.

In questi casi le strade sono due:

  • da un momento del genere si più creare un dialogo e capire come migliorare le cose,
  • oppure si può iniziare a litigare.

A me bastava una goccia per fare traboccare il vaso e entrare nel litigio  (lo stavo cercando per sfogare quella rabbia che cercavo di reprimere).

Ed è lì che lui, comprendendo il momento: DISINNESCA.

Mi calma dicendomi che dobbiamo trovare un modo per aumentare i suoi giorni e che la mia reazione al ristorante per lo “sclero” di Chloe è normale, più capitare a chiunque. Siamo umani, spesso stanchi. Non possiamo pensare di riuscire sempre a gestire tutto in modo perfetto. Conclude dicendo che anche lui si sarebbe innervosito al tuo posto.

Quella sera è stato lui a fare un passo indietro, evitare un litigio (che sicuramente non sarebbe finito bene) e disinnescare la bomba.

Altre volte lo faccio io.

Noi è così che sopravviviamo alla separazione: ascoltando l’altro e facendo un passo indietro quando necessario.

Questo atteggiamento, per nulla facile da applicare credetemi, aiuta entrambi:

  • ad avere il rapporto migliore possibile,
  • a non aumentare la rabbia che potrebbe esserci verso l’altro/a,
  • a smorzare i toni,
  • a crescere insieme nostra figlia nel miglior modo possibile

Ci permette di essere Famiglia Inaspettata.